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La tortura in Italia

Edizioni E/O

Roma, 2023; br., pp. 112, cm 11x18.
(Piccola Biblioteca Morale).

collana: Piccola Biblioteca Morale

ISBN: 88-3357-660-4 - EAN13: 9788833576602

Luoghi: Italia

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.1 kg


Già nel 1953 Lelio Basso rompeva il silenzio intorno agli abusi di potere delle forze dell'ordine, denunciando le colpe dello Stato. A settant'anni da allora, cosa è cambiato? Oggi più che mai una ricostruzione storica dell'uso della tortura in Italia si afferma come necessaria. Il testo di Lelio Basso è del 1953 e denuncia una realtà scandalosa, ma si può dire che - dopo settant'anni - nulla è più come allora? Assolutamente no. Anche oggi, nel nostro Paese, come in tutti i sistemi democratici, accade che vengano praticati abusi e violenze, maltrattamenti e torture ai danni di chi si trova sotto la custodia delle forze di polizia. Il pamphlet di Lelio Basso è un racconto dell'orrore del passato, che ci fa riflettere anche sui possibili orrori del presente. Questo sorprendente scritto del deputato socialista Lelio Basso, che fu membro dell'Assemblea Costituente, fu scritto sull'onda delle proteste a seguito di vari episodi di maltrattamenti e tortura da parte della polizia. Basso si interroga sul perché della permanenza di questo crudele e disumano "istituto", anche dopo le tante battaglie ottocentesche e novecentesche per porvi termine e le vittorie ottenute, come ad esempio la Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo delle Nazioni Unite (art. 5: "Nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura o a trattamento o punizione crudeli inumani o degradanti") o anche l'art. 13 della nostra Costituzione, redatto proprio dallo stesso Basso assieme al deputato democristiano Giorgio La Pira. Basso procede anche a una ricostruzione storica dell'uso della tortura, indicando come sia stato giustificato nel corso del tempo anche da illustri pensatori. Sappiamo che oggigiorno la tortura è ampiamente usata in tutti i Paesi a regime dittatoriale, ma anche, e non raramente, nei Paesi democratici e in Italia. Qui da noi, quando emerge qualche caso del genere, si parla d'incidente, di "situazione sfuggita di mano", di mele marce nelle forze dell'ordine. Ma la cronaca documenta che, pur vietata dalla Costituzione, la tortura è ancora utilizzata. Prefazione di Luigi Manconi. Con uno scritto di Franco Ippolito.

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