Volpe e leone. Il proverbio nella poesia greca (Alceo, Cratino, Callimaco)
Edizioni dell'Ateneo
Ghezzano, 2006; br., pp. 200, ill., cm 14,5x22,5.
(Filologia e Critica. 93).
collana: Filologia e Critica
ISBN: 88-8476-128-X
- EAN13: 9788884761286
Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico,1000-1400 (XII-XIV) Medioevo
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Peso: 0.4 kg
Dalla lirica al teatro, dall'oratoria alla 'letteratura di consumo' proverbi ed espressioni proverbiali costituiscono un elemento stilistico e culturale importantissimo, ma spesso sottovalutato. Sottolineare l'importanza della tradizione proverbiale nella letteratura greca ed evidenziarne il valore come strumento critico sono i due intenti principali di questo studio, attraverso una esemplificazione di tre significative personalità letterarie e culturali: Alceo, Cratino e Callimaco. Tutti e tre sono esemplari per mettere a fuoco la funzione che il proverbio riveste in diversi periodi della produzione letteraria greca antica. Per 'proverbio', d'altra parte, si intende tutta quella serie di espressioni anche antonomastiche, popolari, modi di dire colloquiali o altro, che gli antichi facevano rientrare nella categoria della [paroimìa], in sostanza un'espressione metaforica. Un ruolo determinante è rappresentato poi dalla comparazione con il repertorio proverbiale moderno. In particolare, è il grande bagaglio della tradizione meridionale italiana, area folklorica tra le più conservative della cultura greco-latina, a costituire un punto di confronto spesso risolutivo per i proverbi greci. Le diverse modalità di impiego del materiale proverbiale, dalla performance simposiale arcaica alla comunità letteraria della biblioteca di Alessandria, rende altresì evidenti le mutate condizioni comunicative e i diversi rapporti fra autore e pubblico nelle differenti stagioni della letteratura greca.