libreria specializzata in arte e architettura
english

email/login

password

ricordami su questo computer

invia


Hai dimenticato la tua password?
inserisci il tuo email/login qui sotto e riceverai la password all'indirizzo indicato.

invia

chiudi

FB googleplus
ricerca avanzata

Sulle tracce della Dea. Quando la femminilità esprimeva il massimo grado della sacralità

Nuova IPSA

Palermo, 2018; br., pp. 232, cm 15x21.
(Saggi).
(Saggi).

collana: Saggi

ISBN: 88-7676-719-3 - EAN13: 9788876767197

Soggetto: Saggi Storici

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 1.11 kg


Nella storia dell'umanità, prima dell'instaurarsi delle società patriarcali, è esistito un sistema sacrale d'impronta femminile, che ha lasciato segni indelebili, sia su reperti archeologici, sia nei racconti che hanno attraversato le culture sotto forma di miti, leggende, fiabe. Numerosissimi segni attestano la presenza di un antico movimento culturale pre-indo-europeo in cui furono fortemente sentiti valori femminili di cooperazione, di ricerca della bellezza e della pace, di mutualità, di integrazione, in cui vigeva il culto di una grande Dea. Questa fase precedette la cultura delle armi di guerra, maschile e bellicosa, patriarcale ed espansionistica, instauratasi dopo una serie di invasioni, da parte di guerrieri in armi, dell'antico bacino europeo. Progressivamente furono sostituiti i valori degli indoeuropei a quelli della Dea primigenia; gli dei maschili dei nuovi pantheon, fra loro in lotta come gli uomini, relegarono la grande Dea, espressione del continuum vitale di nascita/morte/rigenerazione, fino al grado infimo. Il genere umano femminile rispecchiò le sorti della Dea, divenendo parte debole dell'umanità. I simboli della Dea furono abbattuti e/o inglobati nei pantheon maschili; nuove mitologie furono create. La Dea sopravvisse in sonno. Cerchiamo le tracce della Dea nei segni che ha lasciato nelle cosmogonie, nelle mitologie, nelle presenze di dee storiche, nelle pietre e nella terra.

COMPRA ANCHE



OFFERTE E PROMOZIONI
€ 18.00 -5%
difficilmente reperibile - NON ordinabile

design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci