Mosca terza Roma. Da Giulio Cesare a Putin
Pagine
Roma, 2017; br., pp. 160.
(I Libri del Borghese).
collana: I Libri del Borghese
ISBN: 88-7557-567-3
- EAN13: 9788875575670
Soggetto: Saggi Storici
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.77 kg
«Nel 1945, un mese e mezzo dopo la vittoria sulla Germania nazista, il ministro russo della pubblica istruzione, nonché favorito di Stalin, Vladimir Potemkin sul quotidiano ufficiale Izvestia scriveva che l'idea che fa di Mosca la terza Roma, non manifestava soltanto la convinzione che la Russia fosse predestinata ad avere un ruolo centrale nella sfera religiosa o spirituale, ma includeva l'espansione territoriale dello stato russo. Nel 1926 il poeta russo David Hofstein, di lingua yddish, che era emigrato in Palestina e ivi era rimasto deluso, tornò nella Mosca bolscevica e uscì con la suddetta esclamazione: Città di Mosca! La Terza Roma Analogamente lo scopo del regime fascista era quello di riportare l'Italia ai vecchi fasti dell'impero romano e Mussolini il 21 giugno 1921, nel suo primo discorso alla Camera affermava: "La tradizione latina e imperiale di Roma è oggi rappresentata dal cattolicismo. Non si resta a Roma senza un'idea universale, io penso e affermo che l'unica idea universale che oggi esista a Roma, è quella che s"irradia dal Vaticano". È rivolto a tutti, in particolare agli amanti della Storia, della Filosofia, della Politica e dei problemi dell'attuale società mondiale.»