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L'enigma del quaderno. La caccia ai manoscritti dopo la morte di Gramsci

Donzelli Editore

Roma, 2013; br., pp. VI-160, cm 12x17.
(Saggine. 214).

collana: Saggine

ISBN: 88-6036-837-5 - EAN13: 9788860368379

Soggetto: Società e Tradizioni

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.2 kg


Morto Gramsci (27 aprile 1937), la cognata Tania Schucht ha il controllo esclusivo dei Quaderni. Nessuno sa che cosa effettivamente contengano. Sono gli anni drammatici dei processi facili, con relative fucilazioni, ai comunisti che dissentono da Stalin. Palmiro Togliatti (il capo dei comunisti italiani in esilio) e Piero Sraffa (comunista coperto, stimato professore di economia a Cambridge, agente del Comintern) hanno buoni motivi per temere che i manoscritti contengano riflessioni politicamente pericolose. Bisogna metterli al riparo da occhi indiscreti. Bisogna leggerli prima degli altri, per decidere cosa farne. Dopo "I due carceri di Gramsci", che ha riaperto i termini della discussione attorno alla vicenda carceraria di Gramsci, il nuovo libro di Franco Lo Piparo pone al centro interrogativi cruciali: a chi Tania consegnò i quaderni? Come e quando andarono dall'Italia in Urss e, poi, dall'Urss in Italia? Perché le testimonianze sul loro numero non concordano mai? I protagonisti lasciarono tracce di un Quaderno occultato?

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