Il qualunquista. Guglielmo Giannini e l'antipolitica
Arnoldo Mondadori Editore
Segrate, 2008; ril., pp. 185, cm 15x22,5.
(Le Scie).
collana: Le Scie
ISBN: 88-04-58093-3
- EAN13: 9788804580935
Soggetto: Saggi Storici,Società e Tradizioni
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 0.412 kg
Per effetto della "crisi della politica" si fa sempre più uso dei termini "qualunquismo" e "qualunquista", che hanno oggi una connotazione negativa. Ma da dove provengono quelle parole? Alla fine del 1944, mentre al Nord si sta ancora combattendo, Guglielmo Giannini, giornalista e brillante commediografo napoletano, dal temperamento anticonformista e pirotecnico, fonda a Roma il settimanale "L'Uomo Qualunque", che da voce a comuni sentimenti di frustrazione e ansia di riscatto, di ostilità per i politici professionisti (la "casta") e desiderio di rinnovamento. Il successo di vendita è travolgente, nonostante il forte boicottaggio dell'apparato politico. Sull'onda di tale successo nasce il movimento "Fronte dell'Uomo Qualunque" che alle elezioni politiche del 2 giugno 1946 ottiene il 5,3% dei consensi (Giannini risulterà il più votato dopo De Gasperi e Togliatti) e che alle amministrative dello stesso anno si affermerà come primo partito in molte città del Centro-sud. Sincero democratico, di sentimenti repubblicani e liberali, grande comunicatore, Giannini inventò la moderna antipolitica come strumento per fare politica. Fondamentalmente ingenuo e non abbastanza spregiudicato non si accorse, però, che la Democrazia cristiana, suo principale avversario nell'area moderata, aveva bisogno dei voti andati al "Fronte dell'Uomo Qualunque" e perciò si mosse in modo deciso per farlo scomparire. Morì il 13 ottobre 1960, alla vigilia del suo 69° compleanno.