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Dal castello di Conca al Municipio romano. Forum Julii Concubiensium

Panozzo Editore

Rimini, 2014; br., pp. 144, ill. b/n e col., cm 15,5x21.
(Quaderni della Banca Popolare Valconca. 2).

collana: Quaderni della Banca Popolare Valconca

ISBN: 88-7472-222-2 - EAN13: 9788874722228

Soggetto: Saggi e Studi sull'antichità

Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico

Luoghi: Emilia Romagna

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.39 kg


Si è sempre pensato che, dai tempi di Augusto, il confine fra Rimini e Pesaro fosse il fiume Conca. In mezzo, invece, c'era un territorium autonomo, un vero e proprio comprensorio unitario di tutta la Valle del Conca. Nell'alto medioevo questo territorium indipendente era quello documentato del Castrum Conke, situato alla foce del fiume. Ma esso trovava la sua matrice in un precedente territorium, pure autonomo, che faceva capo a un municipio romano di mezza valle, anteriore alla ripartizione augustea. Esiste tuttora una eccezionale area archeologica nella zona di S. Pietro in Cotto (poco a monte di Morciano), che finora non aveva alcuna denominazione antica. Una serie di componenti storiche convergenti ha consentito di collegare il nome di tale municipio romano con quello, finora introvabile, citato da Plinio il Vecchio: Forum Julii Concubiensium. La denominazione di forum rivela che esso era un luogo di mercato, fondato da Giulio Cesare nel territorio abitato dai Concubienses, la popolazione originaria che prendeva il nome dal fiume Conca prima che venisse ribattezzato con l'imposto nome di Crustumium.

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