Il ciclismo nel delitto
La Vita Felice
A cura di M. Noja.
Milano, 2013; br., pp. 236, cm 12,5x17,5.
(La Coda di Paglia. 19).
collana: La Coda di Paglia
ISBN: 88-7799-489-4
- EAN13: 9788877994899
Testo in:
Peso: 0.262 kg
Nel saggio che qui presentiamo, uscito sulla "Nuova Antologia" nel 1900, l'autore dell' "Uomo delinquente" argomenta con dovizia di particolari la pericolosità sociale della bicicletta. Essa infatti aumenta le cifre e le cause della criminalità; agevola le fughe e gli alibi di coloro che violano la legge; è motivo frequentissimo di furto e di appropriazioni indebite; può infine condurre anche all'omicidio. Pure legandola alle attività criminali, però, Lombroso non può mancare di sottolineare nell'ultima parte di questo breve scritto anche le qualità indiscutibili della bicicletta. Concludendo, egli infatti, scrive: "E se una satira arguta ha voluto mostrarci il "cicloanthropos" dell'avvenire come curvo, colle braccia atrofiche, e la schiena gibbosa, io amo invece poter dire che il "cicloanthropos" del secolo Ventesimo soffrirà meno di nervi, sarà più robusto di muscoli dell'uomo del secolo ora trascorso. E così certamente per uno o due mali che il biciclo ci provoca, saranno dieci i beni che ci recherà in dono". In appendice bibliografia degli scritti di Cesare Lombroso.