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Il vetro e la pietra. Un museo a Cortona

Libreria Dedalo

A cura di Longobardi G., Mandara A. e Pavese F.
Roma, 2008; br., pp. 48, ill., tavv. col., cm 24x28.

ISBN: 88-95913-13-2 - EAN13: 9788895913131

Soggetto: Architettura e Arte Civile,Arte Vetraria,Città,Saggi (Arte o Architettura)

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.26 kg


Originalissima presentazione grafica della realizzazione del Museo della Città Etrusca e Romana di Cortona, in cui è protagonista il vetro: non vetrine per oggetti, quindi, ma pareti trasparenti che mettono su un piano di parità i materiali archeologici, le scritture, i plastici esplicativi, le riproduzioni, i prodotti multimediali; e che adottano come sfondo l'architettura delle sale.

Il volume racconta per immagini il lungo percorso progettuale e costruttivo che ha portato alla realizzazione del Museo della Città Etrusca e Romana di Cortona.

Nato nel 1996 come idea per una mostra temporanea, nel 1997 diventa una sezione permanente del MAEC - il Museo dell'Accademia Etrusca e della Città di Cortona -, ma limitato a un solo piano del Palazzo Casali e con un contenuto espositivo formato da riproduzioni, plastici e diorami, privo cioè di oggetti originali. Nel 2000 poi, la disponibilità della Soprintendenza Archeologica di Firenze a trasferire a Cortona i materiali archeologici del suo antico territorio rende possibile la configurazione del museo così come è stato realizzato, in due fasi: la prima con un'apertura parziale nel 2005, la seconda con la sistemazione definitiva nel 2008.

L'allestimento mette in opera un progetto scientifico di Mario Torelli, dichiaratamente orientato a deviare l'attenzione dal feticcio dei materiali archeologici verso la ricostruzione dei loro contesti storici e culturali; e, nello stesso tempo, interviene a compimento di un altrettanto lungo intervento di restauro del palazzo, condotto da Enrico Lavagnino, che ha messo in luce una complessa stratigrafia con fasi etrusche, medievali, rinascimentali e ottocentesche.

Il tema progettuale è perciò quello di illustrare le vicende del territorio attraverso i numerosi ritrovamenti, accompagnati da ampi apparati espositivi, valorizzando parallelamente anche la complessità del palinsesto edilizio. I concetti, prima deg li oggetti: il vetro è apparso come il materiale ideale per questo scopo. Walter Benjamin ne aveva acutamente messo in luce la capacità riduttiva: "Non per nulla il vetro è un materiale freddo e sobrio. Le cose di vetro non hanno "aura". Il vetro è soprattutto il nemico del segreto. È anche il nemico del possesso".

Si recupera così una maniera antica di esporre, in verticale e in profondità, su più piani percettivi sovrapposti, caduta in disuso proprio a causa del progressivo interesse per il "pezzo" in sé.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci