Lacrimae rerum
Betti
Siena, 2022; br., pp. 120, cm 14x21.
ISBN: 88-7576-773-4
- EAN13: 9788875767730
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«Nelle raffigurazioni del tempio di Giunone a Cartagine Enea scorge effigiati alcuni drammatici episodi della guerra che ha affrontato in patria. Su quelle istantanee - osserva l'eroe - stanno, sì, i giusti premi di gloria per gli atti di valore, ma anche le lacrime inerenti a quei fatti. E simili sventure che travolgono i mortali (ciclicamente: ne sappiamo qualcosa) toccano il cuore. È il celebre verso dell'Eneide (I 462) sunt lacrimae rerum et mentem mortalia tangunt. La prima poesia registra il compasso di questa nuova silloge di Lorenzo Monticelli: Le lacrime delle cose, raccoglierle, / questo il suo destino, si accorse, / nel suo crepuscolo: / vedere negli occhi dei cani / il calore del pianto, / nel fiorire dei frutti / l'amaro dell'autunno, / quando il vento scuote la terra / e galleggiano, mossi dalle onde, / i corpi dei morti, lividi e sordi; / per avere giustizia non basta il canto. Con la fiducia nel «canto», nelle «parole», convive la rassegnazione al fatto che questa pseudo-consolazione certo non basta a riscattare le iniquità.» (dall'introduzione di Alessandro Fo)