Ritorno agli elementi
Nino Aragno Editore
Savigliano, 2020; br., pp. 296.
(Biblioteca Aragno).
ISBN: 88-9380-086-1
- EAN13: 9788893800860
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.3 kg
Un ghepardo a Lubecca. Qualcosa di così anomalo, imprevisto per lucentezza, da mozzare ogni reazione. Di fronte al ghepardo che trotta in una arcana città baltica si rimane in silenzio, per sbigottimento - la lingua è lacerata, non sa organizzare per grammatica quel lacerto che proviene dal sogno di un dio perduto, quando al posto del campanile c'era una quercia (perché ogni città, sappiate, è una trappola in vetro e marmo, ammirevole). Credo che questo libro sia il capolettera a un buco nero, la prima miniatura di una bibbia che è un geroglifico di cobra. È il manuale per farsi uccidere dal ghepardo - o mutarsi in esso, vedendo di Lubecca l'ossario, del Baltico la Giurassica indecenza, quando perfino le pietre declinavano lamenti. Questa è una scrittura che scatta, che si tocca, priva dell'ordinaria didattica dei saggi che si tengono nelle cucce per cani alla cinghia - cioè, sul divano di casa. È un libro carnivoro. C'è qualcosa di primordiale e primo in questi scritti, di chi abbia combinato ora l'alfabeto, spaccando in diagonale un iceberg. In effetti, il modo ideale per leggere questo libro non è capire - trascinare, probabilmente. Va letto a voce alta, intendo, perché solo così si sente il fiume, profondo, che agita la cresta e non fugge il crepitio, poi l'ostensione delle foglie, il giaguaro bello come un tabernacolo. La parola torna a essere suono, ritmo indubitabile.