Tempo ed Eternità in Platone. Il Primo Passo Verso il "Timeo": Analisi dei Nessi Essere-Eterno, Diveniente-Tempo nel "Fedone" ed Esposizione delle Loro Origine...
Mimesis Edizioni
Sesto San Giovanni, 2014; br., pp. 529, ill., cm 14x21.
(Askesis. Studi di Filosofia Antica. 6).
collana: Askesis. Studi di Filosofia Antica
ISBN: 88-575-2574-0
- EAN13: 9788857525747
Soggetto: Società e Tradizioni
Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico
Testo in:
Peso: 0.77 kg
Platone nel "Timeo" dipinge il Tempo come un"'immagine mobile dell'Eternità" (37d). Per portare alla luce l'inesauribile ricchezza teoretica di questa definizione, si è scelto di non circoscriverne la considerazione alla filosofia della natura, compiendo invece un "giro più lungo" (Resp. VI, 504b-c) che passa per l'ontologia platonica nella sua interezza. I fondamenti del rapporto fra il Chronos e l' Aion sono più che mai riconoscibili nella celebre dicotomia fra Idee e sensibili delineata nel "Fedone" (78c-79a) che, esaminata con l'acribia necessaria, svela la radice profondamente non-dualistica sia della relazione fra Eterno e Tempo che fra Essere e Diveniente. Un'analisi sistematica dei concetti dell'"Essere sempre nello stesso modo" e del "Non essere mai allo stesso modo", dei quali Platone si serve nei dialoghi anteriori al "Timeo" per esprimere rispettivamente l'Atemporalità e la Temporalità, rende immediatamente manifesta l'ossatura logico-dialettica costantemente - e coerentemente - presente sullo sfondo sia della relazione fra Eterno e Tempo, che della stessa Teoria delle Idee. Dialettico è anche il livello al quale va posta la questione dei rapporti di priorità ontologica entro quel nesso "trasversale" fra Tempo ed Essere, che si impone all'attenzione nella gnoseologia platonica. Prefazione di Thomas Alexander Szlezák.