Marco Fagioli. Mitografie.
Aiòn Edizioni
A cura di Lucia Minunno.
Firenze, 2021; br., pp. 180, 400 ill. col., cm 24x22.
(Arte).
collana: Arte
EAN13: 9791280723024
Soggetto: Saggi (Arte o Architettura)
Testo in:
Peso: 0 kg
I disegni di Marco Fagioli appartengono a quel genere di opere d'arte che deliziano i cultori della materia. Osservando le sue immagini, l'appassionato d'arte si trova coinvolto in un gioco di richiami iconografici incrociati, un po' come alla corte di Isabella d'Este, dove ci si divertiva a decrittare la simbologia dei dipinti contemporanei. Si può scegliere di fermarsi all'identificazione delle fonti, non di rado resa difficile dalla loro trasmutazione; oppure si può andare oltre, chiedendosi il motivo per cui questi richiami prendono una certa forma o collocazione. Allora la decifrazione si complica e il gioco dell'arte si spalanca a comprendere la letteratura, la musica, l'Eros e perfino, volendo, la psicoanalisi. Il gioco è complicato dal fatto che la logica intrinseca di questi disegni non è immediatamente riconoscibile - né mai lo è completamente - perché non discende da un concetto del tutto razionale: nella creazione di queste opere il raziocinio ha un ruolo marginale perché ognuna di esse è eseguita di notte, in quello stato di veglia che il sonno rende visionaria e in cui è soprattutto l'inconscio ad esercitare i suoi poteri. (Dall'Introduzione di Lucia Minunno) "Che con il disegno si possa rappresentare l'universo lo ha dimostrato in modo eterno Leonardo. Che si possa dar figura, esprimere la profondità della psiche umana lo hanno dimostrato con il disegno Rembrandt e Goya. Che nuovamente il disegno sia il grande linguaggio che sovrintende a ogni arte lo hanno riaffermato, ai nostri tempi, Matisse e Picasso. Matisse nei suoi studi di nudi femminili ispirati alla Notte di Michelangelo ha raggiunto una delle vette della storia del disegno; Matisse è stato l'ultimo grande classico. Picasso, proteico disegnatore, ha ricondotto ogni suo stile (periodo) al dominio del disegno ed ha anche mostrato come l'erotismo sia una delle sue componenti fondamentali. Degas, infine, ha svelato il carattere voyeuristico del disegno, sguardo segreto verso la natura (danseuses, cavalli, monotipi e pastelli). E infine la grande funzione del disegno è dimostrata anche dalla fotografia, come attestano i disegni di Cartier-Bresson e Man Ray". Marco Fagioli