'A Patrunnedda
Reggio Emilia, 2023; br., pp. 102, cm 14x22.
EAN13: 9791281566040
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.18 kg
In una comunità in cui la legge del silenzio è regola aurea, il passato resta sopito dal tempo in quel microcosmo di una “Sicilia “furba”, dedita alle più utilitarie pratiche della violenza e della frode” , come citava lo scrittore e poeta Gesualdo Bufalino. Ma come nelle migliori fiabe Lucia Zappulla, siciliana con forti radici nella sua terra, sa risvegliare con dolcezza i sentimenti filiali della protagonista per riprendere un cammino interrotto dalla volontà di chi avrebbe dovuto donare amore e protezione. L’autrice trasmette con questo romanzo la sicilianità alla quale è legata e che l’annovera tra gli scrittori che sanno descriverne la mentalità antica che si estenua nell’angoscia del possesso dei beni, la “roba” come la definiva Giovanni Verga, un’ossessione che perseguita come ragione stessa di vita che non lascia spazio agli affetti, neppure più vicini, i quali vengono sacrificati pur di non rinunciarvi. Vite siciliane da capire, sono quelle raccontate in queste pagine, poiché la Sicilia mostra sempre la sua sorte, a fare da cerniera fra culture del deserto, rigidità e apertura, sentimenti di sofferenza che si districano tra gli intrecci di sangue e il filo del proprio destino.
Non è solo un romanzo denso di emozioni e sorprese, ci mostra cosa significhi per una donna siciliana capire se stessa, assolversi o condannarsi nel dissidio fondamentale che la travaglia, fra odio e amore di un’intimità che si porta nel cuore, con orgoglio, diffidenza e senso del pudore.