Scuola, religione, nuove generazioni. Esperienza giuridica e risorse del futuro
Giappichelli Editori
A cura di Minelli C.
Torino, 2020; br., pp. 176.
(Collana del Dipartimento di Giurisprudenza. Università degli Studi di Brescia. Scritti scelti).
collana: Collana del Dipartimento di Giurisprudenza. Università degli Studi di Brescia. Scritti scelti
ISBN: 88-921-3254-7
- EAN13: 9788892132542
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 0.84 kg
Il volume "Scuola, religione, nuove generazioni. Esperienza giuridica e risorse del futuro", che raccoglie gli Atti dell'omonimo Convegno, celebrato a Milano, il 21 novembre 2018, sotto il patrocinio della Veneranda Biblioteca Ambrosiana, dell'Università degli studi di Brescia e dell'Arcidiocesi di Milano, offre un contributo originale all'attuale riflessione pubblica su una questione decisiva per il futuro stesso del pianeta: l'educazione dei giovani. Sul piano normativo, le Costituzioni del secondo dopoguerra e le Carte dei diritti umani paiono superare vecchi conflitti e contrapposizioni, e garantire in misura maggiore i diritti della famiglia e dei genitori nell'educazione dei figli, nel rispetto delle convinzioni morali e religiose di ciascuno. È poi fuor di dubbio che l'era della globalizzazione abbia moltiplicato gli strumenti della conoscenza, le possibilità di incontro tra giovani di tutto il mondo, e quindi abbia significativamente dilatato l'orizzonte dell'apprendimento. Tuttavia, a fronte di questi traguardi, si registra attualmente una inquietudine che investe il cuore stesso del processo educativo e formativo delle nuove generazioni, e riguarda da un lato il nodo dei rapporti tra scuola e famiglia sottoposti a crescenti tensioni o tentativi di dissolvimento, dall'altro una più sottile sfida culturale che tenta di impoverire il processo di formazione della persona in alcuni suoi elementi essenziali, quasi a rimpicciolire l'orizzonte ideale della vocazione insostituibile di ciascuno. I saggi di Carlo Cardia, Lorenza Violini, Chiara Minelli e Mario Enrico Delpini, qui pubblicati, tracciano un primo bilancio storico-giuridico e aprono alle prospettive tanto urgenti quanto sconfinate di un «nuovo patto educativo globale».