La salita
Enzo Sellerio editore
A cura di Longo D.
Traduzione di Gandini U.
Palermo, 2024; br., pp. 136, cm 12,5x17.
(La Memoria).
collana: La Memoria
ISBN: 88-389-4723-6
- EAN13: 9788838947230
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.14 kg
Seduti in un rifugio «al punto di congiunzione di due valli», due uomini sono in procinto di affrontare un'impresa a lungo immaginata: scalare, in coppia, una delle vette più minacciose delle Alpi svizzere. Ull e Johann sono due alpinisti profondamente diversi, come diverse sono le motivazioni che li muovono: il primo è alla ricerca di una sfida (con se stesso, con la Natura, con i propri limiti); Johann, invece, ha in mente un'escursione di piacere, impegnativa sì, ma più meditativa. Dopo poche ore, però, l'ascesa inizia a farsi sempre più dura, i rifugi sommersi dalla neve sono inospitali e sembrano infestati, il vento soffia instancabile, le fioche candele proiettano ombre inquietanti, mentre la montagna incombe su di loro, presenza ostile che li osserva notte e giorno. Cosa fare? Proseguire nell'impresa e affrontare ghiacciai e seracchi, come vorrebbe Ull, oppure venire a patti con i propri limiti e rinunciare, come suggerisce Johann? Ludwig Hohl, l'illustre scrittore svizzero che ha stregato autori del calibro di Dürrenmatt, Canetti e Handke, ha lavorato per quarantanove anni alla stesura di queste pagine, cesellando ogni dettaglio, scrivendo e rielaborando frasi, capitoli, scene. Come ricorda Davide Longo nella Prefazione, "La salita" è ben più che una novella di montagna. È un romanzo in cui «le lanterne producono più ombre che luce», è uno «specchio per le allodole, un gioco ben giocato». La narrazione gradualmente muta, si rivela come qualcosa d'altro, e da racconto di montagna fatto di paeselli, fiumiciattoli e valli verdeggianti si fa improvvisamente «fiaba filosofica e paradosso», riflessione acutissima sull'essere umano e sul sublime, sull'amicizia e sulla fragilità della volontà di potenza di fronte a una Natura impenetrabile e indomabile.