Alfabeto della diversità. Un viaggio tra le parole per riflettere insieme
Armando Editore
Roma, 2023; br., pp. 112, cm 12x24.
(Scaffale Aperto).
collana: Scaffale Aperto
EAN13: 9791259843500
Testo in:
Peso: 0.65 kg
L'alphabetos è un insieme di segni grafici (grafemi) che rappresenta i suoni di una lingua (fonemi). Con molta probabilità la realizzazione del primo alfabeto risale alla metà del II millennio avanti Cristo ad opera di popoli semitici della Siria e della Palestina, che idearono l'uso delle lettere e associarono a ciascuna di esse un segno grafico derivandolo dai geroglifici egiziani. L'evoluzione della specie umana ha determinato nel tempo nuove esigenze e quindi la necessità di elaborare sistemi di comunicazione più comprensibili e condivisibili. I simboli e i segni primordiali hanno assunto una veste rinnovata fino a diventare lo strumento di comunicazione più diffuso tra i popoli. La tradizione orale si è integrata con quella scritta e le lettere hanno cominciato ad assumere un ruolo determinante nella cultura dell'uomo. Le parole non hanno sempre avuto lo stesso significato. I vocaboli mutano, si trasformano, cambiano aspetto, assumendo una nuova veste sul palcoscenico delle frasi e dei modi di dire. "Alfabeto della diversità" rappresenta semanticamente un'idea, dove le 21 lettere sono associate ai luoghi della memoria, ai valori dell'essere, ai posti reali o fantastici della conoscenza. Esploreremo una zona di confine incerta, dove i margini tra identità e differenza, tra uguaglianza e difformità sono sottili e sfumati. Tanti i sinonimi per indicare la diversità, molti gli acronimi per individuare potenti sigle, infinite le combinazioni di lettere per affrontare in tutte le lingue il tema del diverso. Sono migliaia le voci del nostro vocabolario, ma sono poche quelle il cui significato può cambiare la vita. Le lettere saranno le vere protagoniste di questo viaggio, ognuna con la sua identità, ciascuna con la sua importanza. A come...; B come...; Z come... Non solo la ricerca di un simbolo grafico ma un richiamo al vero senso delle parole.