Lettera aperta sulla diversità
Intrecci
Roma, 2021; br., pp. 80.
(Enne).
collana: Enne
ISBN: 88-31398-23-7
- EAN13: 9788831398237
Soggetto: Società e Tradizioni
Testo in:
Peso: 1 kg
"Il percorso professionale e umano di Luigi Falco, docente di sostegno nelle scuole superiori e scrittore, diventano una lettera aperta sulla "diversità", argomento quanto mai attuale e dai risvolti fin troppo spesso drammatici. Un diario epistolare fluido e coinvolgente, scritto in maniera diretta e senza retorica, ma con la consapevolezza che oggi sia assolutamente necessario fare chiarezza sul concetto di diversità: culturale, fisica, sociale, relazionale, cognitiva. La diversità considerata, finalmente, come un'opportunità e una ricchezza: un percorso di crescita personale, nonché - come nel caso di Luigi - anche professionale, che getta una luce nuova su stereotipi e cliché che precludono la strada a una vera e compiuta inclusione. Come dice il nostro autore: il colore della pelle, la lingua, la professione religiosa, la provenienza geografica, ancora oggi alimentano quella che potremmo definire un'entropia culturale, un disordine universale che produce impulsi di rabbia e desolazione. La diversità alimenta sentimenti contrastanti dove l'identità personale e quella sociale spesso non coincidono, rappresentando ostacoli insormontabili nella costruzione di un assetto relazionale e culturale nuovo, equo e solidale. In questo contesto la disabilità rende tutto pi difficile, perché le persone in situazioni di handicap ci pongono domande urgenti di aiuto e comprensione, alle quali non riusciamo sempre a dare risposte adeguate. Con la sua lettera sulla diversità, Luigi Falco traccia un sentiero che raggiunge luoghi nuovi, in cui si afferma senza pi paura che siamo tutti diversi ed questo il valore aggiunto di ciascuno di noi. L'utilizzo di metafore e racconti un espediente narrativo efficace e coinvolgente, che rende la disamina dell'autore una riflessione condivisibile e non didascalica, per avvicinare al tema non soltanto gli addetti ai lavori, ma tutti noi."