La democrazia, una signora da buttare
Book Time
Milano, 2012; br., pp. 53, cm 15x21.
(Saggi. 33).
(Saggi. 33).
collana: Saggi
ISBN: 88-6218-186-8
- EAN13: 9788862181860
Testo in:
Peso: 0.13 kg
"Alla democrazia tutti si aggrappano, forti del comodo slogan che essa sarà anche piena di difetti ma che è il meglio ottenibile in questa valle di lacrime. Di qui, l'abbandono di quello spirito che in tutte le scienze porta alla ricerca, al provare e al riprovare, sempre guardando al di là della siepe e immaginando cosa ci sia dietro l'angolo. La ragione di tanta prudenza è probabilmente - nel fatto che tutti avvertono la pericolosità del mettere mano al castello della democrazia: ben sapendo (o inconsciamente fiutando) che il solo spostamento di un mattone provocherebbe una reazione a catena di mattoni da spostare, da sostituire, da rimuovere fino alla rasa al suolo del castello intero. Basterebbe del resto la domanda con cui questo libro si apre: al mondo i poveri sono più dei ricchi, gli sfruttati sono più degli sfruttatori. Come mai non sono al governo? Come mai non comandano loro? La risposta a quel "come mai?" ne genererebbe un altro, poi un altro, e così via. A tre successivi "perché?" di un bambino (come quello implicito nel vestito nuovo dell'imperatore) non resisterebbero i fondamenti della Summa Theologica di san Tommaso d'Aquino: figuriamoci il castello di carte della democrazia!"