Natura come cura. Un viaggio fuori dalla depressione
Giulio Einaudi Editore
Traduzione di Civalleri L.
Torino, 2010; ril., pp. 242, cm 14,5x22.
(Frontiere Einaudi. 9).
collana: Frontiere Einaudi
ISBN: 88-06-19564-6
- EAN13: 9788806195649
Soggetto: Società e Tradizioni
Testo in:
Peso: 0.351 kg
Un giorno qualsiasi lo scrittore e naturalista inglese Richard Mabey si ferma, e tutto si ferma intorno a lui. Niente ha più senso, niente ha più colore. Smette di lavorare, si chiude in casa, non vuol più vedere nessuno. Ripete come una litania spezzata: "Sono stanco". Ma soprattutto si accorge di aver perso il legame per lui più importante, fonte di gioia e ispirazione: quello con il mondo naturale. Iniziano i momenti in cui proprio "non va". Momenti immobili e bui. Mabey è caduto in una depressione profonda. "Come un giovane pennuto che si invola dal nido, o come un uomo che fugge dalla fame o dalle tribolazioni devo migrare", dice. Lascia l'amata casa della sua infanzia tra le dolci colline delle Chilterns e si trasferisce in una fattoria isolata nelle pianure del Norfolk. Parte con poche cose, senza pentole o suppellettili, ma con un bagaglio messo insieme sulla base di criteri strettamente emotivi. Eppure, grazie all'aiuto del nuovo paesaggio che lo circonda, nel giro di qualche mese Mabey risale lentamente la china. E con allegra meraviglia ci regala la sua ricetta. Questo libro è il racconto di una rinascita, ovvero la storia di un misterioso rito di passaggio. Quando ritrova la forza di scrivere si accorge che, descrivendo la natura mutevole dei boschi che circondano la sua nuova casa, si sta invero riappropriando del proprio sé. Con genuino stupore si scopre nuovamente pronto ad aprirsi all'amicizia, agli affetti, all'amore.