Utopie quotidiane. Uomo e sogni nell'arte dal 1960 ad oggi
Silvana Editoriale
Milano, PAC - Padiglione d'Arte Contemporanea, 23 ottobre 2002 - 19 gennaio 2003.
Cinisello Balsamo, 2003; br., pp. 200, 100 ill. b/n, 60 ill. col., cm 23x28.
(Arte. Dal Novecento al Contemporaneo).
collana: Arte. Dal Novecento al Contemporaneo
ISBN: 88-8215-476-9
- EAN13: 9788882154769
Soggetto: Fotografia,Pittura,Saggi (Arte o Architettura),Scultura
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Luoghi: Nessun Luogo
Extra: New Media
Testo in:
Peso: 1.028 kg
Utopie quotidiane, opere sospese tra la ricerca dell'ideale assoluto e la dimensione dell'oggi. Tra i sogni e i disincanti del Novecento e il dibattito sull'arte contemporanea. È la mostra aperta al Pac di Milano fino al 19 gennaio, un'antologia che va da lavori degli anni Sessanta alle ultime produzioni di artisti emergenti. Di scena, materiali vecchi e nuovi, pitture e fotografie, plastici e installazioni. Il figurativo e l'astratto, la tensione ideologica e il richiamo ai grandi cambiamenti del XX secolo sono il filo conduttore di una rassegna che include circa cento opere di cinquantadue artisti diversi e che è stata curata da Vittorio Fagone e Angela Madesani. L'opera di Shirin Neshat ci ricorda che cosa, ancora oggi, può rappresentare una meta irraggiungibile: la sua foto mostra un bambino nudo che stringe la mano a una donna coperta per intero dal suo chador nero, volto compreso. Utopia e realtà quotidiana, dunque, come nell'installazione di Alexander Brodsky, L'ultima stanza, che raccoglie oggetti e utensili vari in una sorta di magazzino della memoria o ancora come per lo Studio per la ricostruzione di fossili di Claudio Costa del '72 o per il singolare Table di Do Ho Suh: sotto il piano di vetro si affollano piccolissime stauine, con le braccia in alto nella posa di sostenere il tavolo e a evocare le immagini delle grandi masse protagoniste dell'ultimo secolo. Più o meno chiare, queste riflessioni attraversano le opere di Michele Zaza, Hamish Fulton, Cioni Carpi e ancora Gianfranco Baruchello, Michael Badura, Vincenzo Agnetti. Autori differenti e diverse nazionalità per una rassegna che ha anche obiettivi didascalici, con progetti di visite guidate a gallerie di arte contemporanea e laboratori per bambini.