Sogno e scetticismo
Roma, 2013; br., pp. 64, cm 11x18.
(Etcetera).
collana: Etcetera
ISBN: 88-6826-014-X
- EAN13: 9788868260149
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0 kg
In "Sogno e scetticismo", pubblicato nel gennaio 1956 su "The Philosophical Review" e finora inedito in italiano, il filosofo Norman Malcolm affronta l'argomento cartesiano dell'impossibilità di distinguere la veglia dal sonno. Cosa o chi ci assicura che quando vediamo, tocchiamo, udiamo qualcosa siamo svegli e non ci troviamo dentro un sogno? Quante volte ci è capitato di vivere esperienze oniriche tanto coinvolgenti da farci dubitare, al risveglio, che si trattasse di un'illusione? Queste domande accompagnano la riflessione filosofica fin dalle origini, poiché investono la certezza elementare che ciascuno di noi possiede, o crede di possedere, in ogni momento della giornata: posso affermare di essere sveglio. Mettere in dubbio questa certezza significa minare alla base il corso della nostra quotidianità; per la filosofia significa il trionfo dello scetticismo e la perdita del fondamento stesso della ricerca intellettuale: la verità dell'esperienza. Ma è realmente un problema distinguere l'essere svegli dall'essere addormentati? Qual è il senso logico della domanda "sogno o son desto"? La serrata riflessione di Malcolm mette fine ad ogni argomento scettico, dimostrando che il solo chiedersi se si sta dormendo rivela che si è svegli e che, se veramente stiamo dormendo, e sognando, non possiamo esserne coscienti.