La ragione e l'incertezza. Filosofia e medicina nella prima età moderna
Franco Angeli
Milano, 2012; br., pp. 384.
(Filosofia e Scienza nell'Età Moderna. 70).
collana: Filosofia e Scienza nell'Età Moderna
ISBN: 88-568-4537-7
- EAN13: 9788856845372
Periodo: 1000-1400 (XII-XIV) Medioevo,1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
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Peso: 0.502 kg
Il volume si propone di ripercorrere la vera e propria crisi di fondamenti cui va incontro il sapere medico nei quattro secoli (fra Trecento e fine Seicento) durante i quali si consuma la fine della grande sintesi speculativa della medicina scolastica medievale. Con il declino di questo sistema di riferimento - formidabile tanto dal punto di vista istituzionale (l'università) che epistemologico (medicina come scientia su base filosofica) - si assiste infatti al progressivo abbandono di una visione della realtà secondo cui un'adeguata comprensione filosofica dell'universo deve sempre precedere l'azione umana in tutte le sue forme. Per contro, attraverso la fondamentale rivalutazione umanistica dell'ars come sapere "scientifico" valido a tutti gli effetti e in grado di mediare tra esperienza e teoria, la medicina in età rinascimentale e protomoderna si configura principalmente come "arte" e soprattutto come arte della congettura che, nel suo tentativo di controllare una realtà empirica in continuo cambiamento, non viene meno alla caratteristica di rimanere comunque un modello di pratica razionale, pur se insidiata da una costitutiva incertezza. In tal modo, introducendo elementi di pragmatismo e di utilitarismo tali da mutare radicalmente e permanentemente l'immagine del sapere naturale, l'evoluzione del sapere medico nel corso della prima età moderna offre un contributo del tutto peculiare al più vasto fenomeno della rivoluzione scientifica.