Contro Foucault. Longevità di un'impostura
Milano, 2018; br., pp. 304, cm 13x24.
ISBN: 88-7644-618-4
- EAN13: 9788876446184
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
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Peso: 0.65 kg
"Il principale talento di Foucault forse è stato quello di dare una forma f ilosof ico-letteraria ai luoghi comuni di un'epoca. Da perfetto scrittore postmoderno che applica con zelo le regole del marketing delle idee, Foucault si adegua continuamente alla tendenza del momento, ma il suo discorso non cessa mai di essere reversibile, in modo tale da riservarsi sempre la possibilità di smarcarsene e proclamare la propria singolarità. È strutturalista senza esserlo del tutto; flirta con i maoisti senza confondersi con loro; sostiene brevemente i "nouveaux philosophes" per poi mollarli subito; prende le distanze dall'ideologia della "liberazione sessuale" che allora faceva furore, per poi tessere l'elogio dello stile di vita omosessuale californiano, fondato sull'edonismo puro e la sessualizzazione a oltranza..." Fra tutti i "gerganti"filosofici che hanno avuto il loro momento di gloria in Francia negli anni Sessanta e Settanta, prima di conoscere una seconda giovinezza grazie all'infatuazione dei docenti americani,Michel Foucault (1926-1984) è certamente quello che gode ancora oggi del prestigio più duraturo. Prestigio che si estende ben aldilà della ristretta cerchia degli studenti e dei professori di filosofia. Eppure la sua opera non ha mancato di suscitare critiche e sospetti, provenute non soltanto dai segmenti più conservatori del mondo accademico. Fin dal 1971 George Steiner vedeva in lui "il mandarino del momento" e nel 1976 Jaime Semprun prendeva in giro il "professor Foucault","il Minchione-illegalista-in cattedra" che giocava a "fare il duro", "guardiano al Collège de France dell'ortodossia popolare del crimine".L'anno successivo Jean Baudrillard pubblicò un pamphlet intitolato Dimenticare Foucault. Pur smarcandosi dalle interpretazioni di Baudrillard l'autore di questo brillante, caustico, ed argomentato pamphlet ci dimostra, tra l'altro, come anche l'entusiasmo islamofilo di Foucault non fosse soltanto un incidente di percorso, ma s'inscrivesse nella continuità di un'attrazione oscura - perché non esplicitamente teorizzata - per l'esperienza religiosa, con il suo dissolvimento dell'identità negli slanci di quello che Freud chiamava "il sentimento oceanico".
L'AUTORE Jean-Marc Mandosio, saggista e traduttore lavora come "Maître de conférences" presso "l'École pratique des hautes études" della Sorbona. Nella sua carriera si è occupato, tra l'altro,di Jacques Lefèvre d'Étaples,della magia naturale e dell'alchimia tra medioevo e rinascimento e ha creato la rivista "Nouvelles de nulle part".Tra i suoi saggi, tutti inediti in Italia L'Effondrement de la Très Grande Bibliothèque nationale de France: ses causes, ses conséquences (Paris, Éditions de l'Encyclopédie des Nuisances, 1999) e D'or et de sable, (ivi, 2008).