Storie di Sant'Orsola
Marsilio
A cura di Manieri Elia G.
Venezia, 2020; ril., pp. 96, cm 12x24.
(Grandi Libri Illustrati).
collana: Grandi Libri Illustrati
ISBN: 88-297-0782-1
- EAN13: 9788829707829
Soggetto: Pittura,Pittura e Disegno - Monografie,Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Luoghi: Veneto,Venezia
Testo in:
Peso: 0.65 kg
Ricchissime di dettagli affascinanti (animali domestici e non, stoffe, tappeti, abiti, acconciature, dettagli architettonici di città ideali), le Storie di sant'Orsola di Vittore Carpaccio sono un vero gioiello dell'arte italiana, che un approfondito e recente restauro ci ha restituito in tutta la loro magnifica opulenza. Carpaccio fu uno dei protagonisti dell'arte a Venezia a cavallo tra il Quattro e il Cinquecento, forse il maggiore produttore di teleri e certamente il miglior testimone della vita, dei costumi e dell'aspetto straordinario della Serenissima in quegli anni. Le Storie di sant'Orsola sono la sua prima opera datata: nove dipinti su tela di grandi dimensioni eseguiti tra il 1490 e il 1495, commissionati dall'omonima Scuola che aveva in Orsola la sua santa patrona. Per dare vita al suo ciclo, Carpaccio si ispira alla Legenda Aurea di Jacopo da Varagine in cui vengono narrate le peripezie di Orsola: principessa, promessa sposa, pellegrina e martire cristiana del IV secolo, figlia del re di Bretagna, che viene chiesta in moglie dal figlio del re pagano d'Inghilterra. In cambio dell'accettazione del matrimonio, Orsola ottiene la conversione del principe pagano e un comune pellegrinaggio a Roma. Sulla via del ritorno, sorpresi a Colonia dagli Unni, i fidanzati finiscono martirizzati insieme a undicimila vergini. Una storia fantastica e fantasiosa, di santi e vergini, eroi ed eroine dell'epoca cristiana. Nel metterla in scena, Carpaccio la aggiorna all'immaginario teatrale del proprio tempo, attualizzando gli eventi attraverso una studiata messinscena, in un'ambientazione contemporanea arricchita da infiniti dettagli verosimili che ci consentono di partecipare alla vita lagunare di fine Quattrocento: dalle feste cittadine alle rappresentazioni teatrali, dall'arrivo degli ambasciatori ai cortei, ai pellegrinaggi.