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La Rivoluzione Mercantile nel Medioevo. Uomini, merci e strutture degli scambi nel Mediterraneo

Il Portolano

Genova, 2009; br., pp. 144, ill. col., cm 23x23.
(Sentieri della Storia. 1).

collana: Sentieri della Storia

ISBN: 88-95051-07-6 - EAN13: 9788895051079

Soggetto: Saggi Storici

Periodo: 1000-1400 (XII-XIV) Medioevo

Luoghi: Europa

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.64 kg


Quando si parla di logistica e di trasporti, siamo abituati a pensare che sia un fatto unicamente dell'età contemporanea, che i sistemi intermodali siano nati soltanto dopo la diffusione delle reti ferroviarie e lo sviluppo della navigazione a vapore. Ma non è proprio così: già nell'Antichità e soprattutto nel Medioevo, i mercanti, gli armatori e i viaggiatori erano abituati a ragionare in termini di integrazione e di fungibilità dei sistemi di collegamento. L'agile volume scritto da Tiziano Mannoni, il decano degli studiosi italiani che si sono occupati di archeologia delle strutture materiali, permette di comprendere proprio questo. Partendo dai greci e dai fenici e giungendo fino ai Comuni italiani del Basso Medioevo, riesce a mettere in luce come certe tecniche e certe soluzioni siano state adottate con la chiara consapevolezza di poter favorire la circolazione dei beni e degli uomini e quindi di aumentare l'interconnessione di mercati anche lontani. E siccome il commercio genera ricchezza per chiunque lo pratichi, produttore o consumatore, la rivoluzione mercantile del Medioevo viene spiegata alla luce di alcuni fattori materiali che ebbero un ruolo determinante nel favorire lo sviluppo di talune culture piuttosto che di altre.

L'autore è nato a Parma nel 1928. Archeologo dell'Istituto Internazionale di Studi Liguri dal 1956, responsabile del "gruppo ricerche" di Genova dal 1964 al 1976, anno in cui ha partecipato alla fondazione dell'Istituto di Storia della Cultura Materiale, dopo quella della rivista "Archeologia Medievale" avvenuta nel 1974. Nell'Università di Genova è stato: iniziatore e responsabile, a Scienze della Terra, del laboratorio di Archeometria dal 1963 al 2000, laureato in Scienze Naturali nel 1967, docente di Giacimenti Minerari dal 1969 al 1982, docente del raggruppamento di Metodologie Archeologiche ad Architettura dal 1983 al 2000 e a Lettere dal 1993 al 2000, iniziatore e responsabile del laboratorio di Archeologia dell'Architettura dal 1990 al 2000, laureato honoris causa in Architettura nel 2001. Fra le numerosissime pubblicazioni citiamo: Ceramica medievale a Genova e in Liguria, Bordighera 1975; Venticinque anni di Archeologia Globale, volumi 1-5 (Archeologia del territorio; Insediamenti abbandonati; Caratteri costruttivi dell'edilizia storica; Archeologia delle tecniche produttive; Archeometria), Genova, 1994; con Isabella Ferrando, Liguria. Architettura tra storia e archeologia, Genova, 1988-1993; con Enrico Giannichedda, Archeologia della produzione, Torino, 1996.

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