Levante. Smirne, Alessandria, Beirut: splendore e catastrofe nel Mediterraneo
Arnoldo Mondadori Editore
Traduzione di Petrillo G.
Segrate, 2016; ril., pp. 470, ill., cm 15,5x23,5.
(Le Scie).
collana: Le Scie
ISBN: 88-04-66134-8
- EAN13: 9788804661344
Soggetto: Saggi Storici
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,Tutti i Periodo
Luoghi: Extra Europa
Testo in:
Peso: 1.59 kg
Che cosa hanno in comune lo storico marxista Eric Hobsbawm, il poeta Konstantinos Kavafis, il vice Führer Rudolf Hess e il futurista Filippo Tommaso Marinetti? Nulla, se non il fatto di essere nati ad Alessandria, la città più cosmopolita dell'Egitto. Un mondo a parte, un crogiolo di lingue, etnie e culture, dov'era possibile leggere gli ultimi romanzi pubblicati a Londra e Parigi, organizzare mostre di artisti di fama internazionale o mettere insieme collezioni archeologiche dal valore inestimabile. E, soprattutto, passare da un'identità a un'altra, da una lingua all'altra, liberandosi dai vincoli delle nazionalità e delle confessioni. Alessandria, la regina del Mediterraneo, ma non solo. Smirne, Salonicco, Beirut, città globali prima della globalizzazione, esempi aurorali delle città miste che caratterizzano il mondo contemporaneo. In una parola, il Levante: luogo d'incontro tra Oriente e Occidente, di dialogo e di confronto tra cristianesimo e Islam, ma anche di violenze laceranti, di genocidi e pogrom perpetrati in nome del nazionalismo o del fanatismo religioso. Se "multiculturalismo", "assimilazione" e "integrazione" sono parole che spesso in modo astratto scandiscono da anni l'agenda del dibattito politico, c'è stato un tempo in cui esse testimoniavano di realtà concrete, tangibili, fatte di scambi e compromessi, di convivenza e di tolleranza, per quanto fragili e difficili da conservare.