Diario dell'assedio della Fortezza di Verrua 1704-1705
Manuel Salamon - Bocca Ghiglione M. Teresa
Daniela Piazza Editore
Silea, 2003; br., pp. 133, ill.
(Ricerca Storico Scientifica).
collana: Ricerca Storico Scientifica
ISBN: 88-7889-108-8 - EAN13: 9788878891081
Soggetto: Architettura e Arte Militare
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Luoghi: Piemonte e Valle d'Aosta
Testo in:
Peso: 0 kg
con notizie storiche, si riusciva ad ottenere alcunché, in quanto nessuno si era mai adoperato in tal senso. Qualche anno addietro non era agevole approfondire e leggere qualcosa di specifico sull'argomento: non si trovava nulla in commercio, neanche nelle librerie specializzate in testi di storia locale o militare; neppure recandosi nello stesso Comune, confidando sul fatto che, solitamente a cura delle Pro Loco o delle Parrocchie, vengono stampate tirature limitate di pubblicazioni con notizie storiche, si riusciva ad ottenere alcunché, in quanto nessuno si era mai adoperato in tal senso. L'unica eccezione era rappresentata dall'interessante catalogo, oramai praticamente introvabile, di una mostra iconografica tenutasi a Verrua nel 1987, nella quale erano esposte stampe, mappe, vedute e prospetti raffiguranti le strutture della scomparsa fortezza. Negli ultimi anni del 1800 e nei primi del 1900 furono realizzate ad opera di storici quali Francesco Bazzi e Domenico Carutti alcune pubblicazioni di grande rilevanza per la comprensione di quegli avvenimenti, che, difficilmente reperibili sul mercato librario antiquario, sono comunque consultabili presso le più importanti biblioteche torinesi. In tutte è menzionato più volte un Diario, di cui si servirono gli autori per la ricostruzione storica, analizzandolo e comparandolo con altri documenti. Di questo Diario esistono copie manoscritte conservate alla Biblioteca Reale, all'Archivio di Stato di Torino e alla Biblioteca del Seminario Vescovile di Casale Monferrato.
La disponibilità di quest'ultima istituzione, che ha autorizzato la riproduzione fotostatica del documento, ha consentito lo studio e la traduzione del manoscritto, redatto in lingua francese. Con molta probabilità l'anonimo autore doveva essere un ufficiale del presidio, probabilmente un ingegnere militare: a quel tempo era infatti consuetudine che, in occasione di assedi, i comandanti designassero un ingegnere per fare una relazione giornaliera degli avvenimenti e peripezie, l'equivalente del giornale di bordo dei marinai, al fine di poterne seguire meglio lo sviluppo con rapporti circostanziati. Il linguaggio usato infatti è asciutto, non indulge al pittoresco ed è altresì ricco di notazioni tecniche assai precise, con l'ora dell'apertura delle trincee e della posa delle mine, ma lascia comunque trasparire l'aspetto propriamente umano del combattimento. È grazie a questo documento che è possibile conoscere, azione dopo azione, l'intero svolgimento dell'assedio, ed è per questo che si ritiene opportuno renderlo disponibile nella sua interezza, senza entrare nel merito di altre questioni, per esempio quelle relative all'identità del governatore della fortezza (che fu il generale della Roche, ferito il 7 gennaio 1705, sostituito nel comando fino al 12 marzo dal Barone di S. Remigio e fino alla resa dal colonnello imperiale Von Fresen), già trattate con dovizia di particolari dagli storici sopra citati e riproposte recentemente nell'imponente pubblicazione dello storico Mario Ogliaro, che non contiene solamente la narrazione delle vicende della fortezza, ma abbraccia tutta la storia della località dalle sue origini.
Manuel Salamon
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