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Aleksej Nikolaevi Tolstoj e gli esordi della fantascienza sovietica

Prospettiva Editrice

Civitavecchia, 2011; br., pp. 97, ill., cm 13,5x20.
(CostellazioneOrione. 63).

collana: CostellazioneOrione

ISBN: 88-7418-632-0 - EAN13: 9788874186327

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.14 kg


La crescente nostalgia per la Russia porta A. N. Tolstoj alla ricerca di un nuovo genere letterario, che gli spiani la strada per il rientro nella sua amata Patria: così nascerà Aelita (e qualche anno dopo L'iperboloide dell'ingegnere Garin), dove il viaggio su Marte rappresenta una fuga dalla terra natia. Pertanto quando Los' (alter ego dell'autore) si definisce "fuggiasco e vigliacco" è l'autore stesso a formulare la sua autoaccusa per non essere riuscito a sopportare il peso della rivoluzione ed essere fuggito all'estero; infatti dirà Los': "È difficile staccarsi dalla Terra. È anche difficile staccarsi da casa. Dal villaggio vai verso la strada ferrata e dieci volte guardi indietro. L'izba, ricoperta di paglia, è il tuo luogo, a cui sei abituato." Nonostante la fantascienza fosse per Tolstoj un genere letterario totalmente nuovo, la sua versatilità di scrittore e il suo stile energico e discorsivo, rendono le sue opere positive, piacevoli e cariche di una suspense non angosciante, proprio per questo Aelita e L'iperboloide dell'ingegnere Garin saranno destinati a rimanere alla base della tradizione della naucnaja fantastika fino alla fine degli anni sessanta.

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