Narratività e occasioni sociali
Liguori Editore
Napoli, 2004; br., pp. 128, cm 11x19.
(Moduli OD. 4).
collana: Moduli OD
ISBN: 88-207-3693-4
- EAN13: 9788820736934
Testo in:
Peso: 0.12 kg
La narratività, come ipotesi interpretativa per comprendere e spiegare qualunque fenomeno semiotico e culturale, è l'idea centrale da cui trae origine questo lavoro. In un quadro di trasformazioni sempre crescente dei processi comunicativi è utile ripensare il paradigma narrativo per ridisegnare gli scenari sociali, gli attori, i loro spazi, i loro tempi. La narratività fa della semiotica una teoria dell'azione ed è un modo per mettere in movimento la significazione, è «tutto ciò che si presenta ogniqualvolta siamo di fronte a concatenazioni e trasformazioni di azioni e passioni» (Fabbri). L'informazione in tempo di guerra come forma di racconto non si esaurisce in un testo che rappresenta, seleziona, trasforma, occulta o manipola le forze in campo, è una forza tra le altre che narra e trasforma a livello mediatico una prima narrazione. Un'analisi sociosemiotica del discorso di guerra è un modo per percepire la guerra non solo come fatto sociale globale, ma come fenomeno di attesa, di creazione, di ineluttabilità, capace di condensare narrazioni di eventi, di concatenare una molteplicità di azioni e passioni. Un desiderio di neutro (Barthes) che non rinvia a delle impressioni di grigiore, di «neutralità», d'indifferenza, ma può rinviare a stati d'animo intensi, forti, inauditi, disperati. Il neutro come desiderio di sospensione della violenza, degli ordini, leggi, arroganze, terrorismi, domande, come rifiuto del puro discorso di contestazione.