Citizenship under pressure. Naturalisation Policies from the Late XIX Century until the Aftermath of the World War I
Edizioni di Storia e Letteratura
A cura di Aglietti M.
Testo Inglese.
Roma, 2021; br., pp. 276, cm 18x24.
(Temi e Testi. 203).
collana: Temi e Testi
ISBN: 88-9359-516-8
- EAN13: 9788893595162
Testo in:
Peso: 1 kg
Nel periodo compreso tra la fine dell'800 e il primo dopoguerra gli ordinamenti statuali del continente europeo riformularono i presupposti identitari dell'appartenenza e le procedure per giustificarla. Dopo il crollo degli Imperi europei ed ottomano e le conseguenze della Prima guerra mondiale, stabilire la pertinenza di ciascun individuo rispetto al proprio Stato divenne una priorità. Gli stranieri e i migranti, così come le comunità israelitiche e altre minoranze linguistiche, etniche e religiose, furono le prime ad essere interessate da queste misure, e la divisione tra cittadini e non investì sia i paesi belligeranti, sia i neutrali. Sorte sulla duplice esigenza di risolvere problemi specifici e di regolamentare il regime dell'appartenenza in termini generali, le procedure introdotte ricorsero a criteri d'identificazione risultati spesso inadeguati, eppure destinati a particolare persistenza nei decenni successivi e, spesso, ancora presenti nella disciplina dei processi d'integrazione e dei fenomeni migratori. Attraverso l'analisi di casi di studio e grazie agli strumenti metodologici di una "storia delle cittadinanze in pratica", si tenterà di far emergere i caratteri distintivi di questo processo e di ipotizzare almeno possibili modelli interpretativi.