Gaetano Marini verificatore di pesi e misure. Bivona 1862
Sellerio
Palermo, 2008; br., pp. 169, cm 12x17.
(Quaderni della Biblioteca Siciliana di Storia e Letteratura. 108).
collana: Quaderni della Biblioteca Siciliana di Storia e Letteratura
ISBN: 88-389-2245-4
- EAN13: 9788838922459
Soggetto: Saggi Storici,Società e Tradizioni
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento,1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 0.17 kg
Siamo negli anni appena successivi all'impresa garibaldina, l'epoca in cui fatta l'Italia bisognava, secondo la famosa espressione del D'Azeglio, "fare gli italiani". Ed è suggestivo che di quegli anni si abbia per la stessa provincia il resoconto testimonianza di tre funzionari di stato venuti, per dovere d'ufficio, a fare gli italiani. Sono tre libri, due conosciuti e già pubblicati: le memorie del professore di ginnasio Placido Cerri incaricato a insegnare nella scuola di Bivona e, secondo, il racconto dei cinque anni in Sicilia del prefetto Falconcini. Il terzo, sul quale s'incentra soprattutto questa ricostruzione, finora sconosciuto, s'intitola "Un buco nell'acqua" e racconta le tribolazioni del suo autore, Gaetano Marini verificatore di pesi e misure, mandato nell'agrigentino ad introdurvi il metro, il chilo e il litro, e finito, dopo episodi iperbolicamente assurdi e sintomatici, sotto processo per il suo audace zelo modernizzatore. Questa succosa ambientazione storica (che conserva in parte il testo originale del Marini in appendice) racconta l'esperienza dello sfortunato verificatore, offre l'immagine concreta dell'imprevista e inestimabile sua disillusione circa il destino appena iniziato dell'Unità, e mette a confronto in un sistema di rimandi tutte e tre le testimonianze. Ne emerge un piccolo, colorato e brioso acquerello, di come gli italiani preparavano il loro Far West, e di come i siciliani si ingegnavano a far male, in modo duraturo, a se stessi.