Gaius Julius Caesar Divus Filius Augustus. (44 A.C. - 27 A.C.) Dalla Repubblica all'Impero
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Lesmo, 2023; br., pp. 588, cm 17x24.
EAN13: 9791255852063
Soggetto: Saggi e Studi sull'antichità
Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico
Luoghi: Roma
Testo in:
Peso: 0 kg
Questo libro vuole occuparsi delle cause che videro il tramonto del sistema repubblicano fino all’affermarsi del concetto di Impero. Dalla morte di Giulio Cesare nell’anno 44°A.C. all’anno 27 A.C periodo nel quale, vinte le ultime resistenze dei repubblicani cesaricidi, con la guerra vittoriosa tra Roma ed Alessandria per la preminenza militare, politica e culturale nel mediterraneo, al figlio adottivo di Cesare, Ottaviano, viene attribuito il titolo di Augusto. Le cause profonde del progressivo declino della repubblica sono molteplici. Roma è una straordinaria potenza militare. Conquista e rende tributari di Roma sempre più terre e popoli diversi, in occidente, in oriente e nell’Africa mediterranea. Il ritorno economico di queste conquiste è enorme, tale da scatenare gli appetiti e l’avidità delle classi dominanti. Le lotte tra i conservatori (Optimates) e i Populares produssero oltre un secolo di guerre civili, che terminarono con la vittoria definitiva di Ottaviano. Molti storici romani e greci hanno scritto di questo periodo. Tuttavia, nel doveroso rispetto di questi eminenti scrittori, non si può che rilevare il sostanziale silenzio riguardo quelle che potremmo definire figure minori rispetto ai grandi della storia. Persone che hanno fattivamente contribuito al successo, o all’insuccesso anche, della parte alla quale idealmente aderivano. In primis Marco Agrippa, grande e fedele amico dell’Augusto, il cui genio militare permise le definitive vittorie. Tito Pomponio Attico e la sua figlia Cecilia Pomponia Attica. La serva Lycia, la peroratrice Hortensia, la Vestale Massima, la sorella dell’Augusto, Ottavia. Quindi Fulvia e Cleopatra, travolte dalla sconfitta, ma donne padrone del loro destino, in un’epoca e una cultura che non lasciava loro alcuno spazio.