Vedovamazzei
Marco Scotini - Sam Orlofsky
Gli Ori
Siena, Palazzo delle Papesse, 7 dicembre 2002 - 23 febbraio 2003.
A cura di Fusi L.
Traduzione di Davis T.
Testo Italiano e Inglese.
Pistoia, 2002; br., pp. 64, ill. col., cm 15x21.
(Caveau).
collana: Caveau
ISBN: 88-7336-051-3 - EAN13: 9788873360513
Soggetto: Saggi (Arte o Architettura),Scultura e Arti Decorative - Monografie
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Luoghi: Nessun Luogo
Extra: New Media
Testo in:
Peso: 0.2 kg
Se lo fosse sarebbe ammessa la possibilità di una soluzione, di un'unica risposta che coincide con l'immagine decifrata, ma Novel 1 (2002), installazione del duo Vedovamazzei (Stella Scala, Napoli 1964 e Simeone Crispino, Frattaminore 1962; vivono e lavorano a Milano) realizzata per gli spazi del Magazzino d'Arte Moderna, più che interrogativi offre una suggestione. A ben guardare il muro tinteggiato di color salmone, che sporge appena da un ripiano gigantesco, potrebbe essere la copertina di un volume oversize: un frontespizio con finestra, per suggerire una storia, un intreccio, ma non per raccontare.
Di eventuali inquilini si può ipotizzare la presenza o il breve passaggio: unico indizio (elemento rassicurante o forse no) la luce calda oltre gli infissi; Novel è un luogo - o meglio è l'esterno di un luogo - e sembra ritagliato ad hoc, chiuso nel quadrato di spazio libero tra gli scaffali, costretto da un punto di vista obbligato, sospeso nella successione dei libri, nel susseguirsi di tutte le parole, di tutte le combinazioni di frasi che sono scritte sulle pagine; l'interruzione, la cesura possiamo avvertirla o meno: è davvero estraneo questo frammento di casa rispetto alla libreria?
Una parete di acquerelli è il contrappunto all'installazione, in parte ne documentano la genesi, comunque amplificano come un'eco l'idea di spazio distorto, alterabile, discontinuo: casa e libro coincidono ha scritto Cloe Piccoli nel testo che accompagna la mostra (questo è il terzo appuntamento del ciclo Altre voci, altre stanze). Non ci stupisce questa asserzione, anzi sembra inevitabile e non possiamo fare a meno di ricordare qualche altra assurda realtà che Vedovamazzei ha materializzato; dalla stanza per il sole (Solar and Heliosferic Observatory, 2001), allo stagno con ninfee geneticamente modificate, d'apres Pollock (era Armonia Meravigliosa 2000, ancora al Magazzino d'Arte), al metro quadrato d'oceano prelevato e portato in collina, per Stella Maris (2001).
Così lo specchio circolare di Short Sighted (altra opera esposta), che ostinatamente non restituisce l'immagine esatta della stanza, fa parte delle infinite declinazioni dell'improbabile: del resto onirico e ironico sembrano quasi l'uno anagramma dell'altro.
Quel che è lontano è sfocato, solo avvicinandosi la visione riflessa è nitida. Il segreto è in un motore che fa ruotare lo specchio 3000 giri al minuto: tanto velocemente da sembrare fermo. Immobile come dovrebbe essere.
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