Il sogno di Scipione-Il fato
Traduzione di Barabino A.
Testo Italiano e Latino.
Milano, 2002; br., pp. XLIV-144, cm 11,5x18,5.
(I Grandi Libri. 562).
collana: I Grandi Libri
ISBN: 88-11-36562-7
- EAN13: 9788811365624
Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico
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Peso: 0.126 kg
Il destino dell'uomo è il tema che accomuna le due opere qui raccolte, nelle quali Cicerone prende le distanze dalle principali correnti filosofiche del suo tempo: l'epicureismo, in cui scorge una minaccia per l'antica morale romana, e lo stoicismo con i suoi eccessi rigoristici. Nel Somnium Scipionis (54 a.C.), parte finale del perduto De re publica, Scipione l'Emiliano racconta in un lungo flash back carico di pathos e di suggestioni un sogno profetico nel quale il celebre avo, Scipione l'Africano, gli illustra l'assetto dell'universo, esortandolo a distaccarsi dalle vanità mondane e rivelandogli che una dimora celeste è il premio che attende gli uomini di stato. La vita attiva è dunque il presupposto della futura felicità ultraterrena, che spetta solo a coloro che hanno agito per il bene della patria. Nel De fato (44 a.C.) Cicerone mette a confronto la concezione stoica del destino come ferrea necessità con la teoria del libero arbitrio secondo la quale le azioni dell'uomo non rispondono a un ordine esterno ma si basano sulla sua volontà e responsabilità.