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Carbone, lignite e acciaio. La battaglia per l'energia. L'Acciaieria di Terni e le miniere di lignite umbre dal 1860 al 1960

Il Formichiere

Foligno, 2020; br., pp. 512.
(Storia e Territorio).

collana: Storia e Territorio

ISBN: 88-94805-92-1 - EAN13: 9788894805925

Soggetto: Saggi Storici

Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento,1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo

Luoghi: Italia,Lazio

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 2.46 kg


Per novant'anni dopo l'unificazione, i governi che si sono succeduti alla guida dell'Italia hanno cercato di far sviluppare l'industria siderurgica in assenza di carbone. Produrre acciaio partendo dalla fabbricazione di ghisa con i minerali elbani o grazie alla fusione dei rottami ha sempre comportato la ricerca di combustibili succedanei o sostitutivi dei carboni importati. Il caso dell'Acciaieria di Terni e delle miniere di lignite umbre è probabilmente il più interessante tentativo compiuto da una grande industria italiana per raggiungere l'autonomia energetica: acqua, elettricità e lignite per produrre, usando rottami, acciaio per usi bellici. L'integrazione energetica dovuta all'uso di carboni esteri, combustibili nazionali ed elettricità variò nel tempo, in relazione al corso del prezzo dei carboni esteri e alla conseguente incentivazione o disincentivazione dell'estrazione della lignite. Per tutto il periodo trattato si studiarono tecniche di utilizzo della lignite sempre più perfezionate, consentendo di far funzionare durante la Seconda guerra mondiale i forni Martin escludendo del tutto i carboni importati. Naturalmente...

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