Il campione e il bandito. La vera storia di Costante Girardengo e Sante Pollastro
Il Saggiatore
Milano, 2018; br., pp. 377.
(La Cultura. 1149).
collana: La Cultura
ISBN: 88-428-2457-7
- EAN13: 9788842824572
Soggetto: Saggi Storici,Società e Tradizioni
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 1.81 kg
Due uomini in fuga. Uno è Costante Girardengo, il suo viso è grigio come la strada coperta di fango. Ha il berretto, gli occhialoni, i tubolari a tracolla e gli scarpini incrostati di mota, ma la maglia bianca e la fascia tricolore sono inconfondibili, anche sotto la pioggia. Un giorno, prima di passare per la sua Novi, si alza sui pedali e stacca il gruppo per duecento chilometri: la fuga più lunga di sempre. Quel giorno Sante Pollastro, l'altro, lo osserva con il fiato sospeso in mezzo alla folla. Sante nella vita rapina e uccide, si alza sui pedali per scappare dalla polizia e, armato di pistola, spara ai fanali per dileguarsi nel buio. La sua fuga lo porta a Parigi tra criminali e fuoriusciti italiani; le sue amanti sono sarte e cameriere, i suoi compagni muratori e imbianchini, ladri e artisti, anarchici e spie, pronti a passare in un istante dalla fisarmonica al coltello. Costante è stato campione italiano per nove volte consecutive, ha vinto due Giri d'Italia, tre Giri di Lombardia e sei Milano-Sanremo. Le sue gambe strappano le ruote al selciato, la sua bici vola, arriva davanti a tutte le altre a Lipsia, Milano, Grenoble. Costante è il più grande ciclista del mondo. Sante è un assassino, un ladro, e allo stesso tempo un capro espiatorio, un raddrizzatore di torti, un anarchico generoso, un dandy che ruba ai ricchi per dare ai poveri. Sante è il più famoso rapinatore italiano. Sante e Costante sono stati bambini insieme. In un borgo di Novi Ligure hanno sognato di scappare sulla bici, lontano dalla miseria. I loro destini si sono incrociati e divisi su piste di ghiaia e terra battuta, restando intrecciati negli anni della latitanza e dei trionfi. Il racconto della loro amicizia è quello dell'Italia tra le due guerre: una «storia di prima del motore», in cui il ciclismo era fatto da eroi soli; una questione privata tra l'uomo, la macchina e la strada. "Il campione e il bandito" narra il leggendario riscatto di due contadini cresciuti troppo in fretta, in una terra di fame e freddo sprofondata in una nebbia di latte. Una storia in cui il campione è un bandito e il bandito è un campione.