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La quiete sul lago. Racconti e immagini di donne a Panicale nel Novecento

Editrice Le Balze s.r.l.

Montepulciano, 2004; br., pp. 192, ill. b/n, cm 17x24.

ISBN: 88-7539-033-9 - EAN13: 9788875390334

Soggetto: Centri Minori,Società e Tradizioni

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo

Luoghi: Umbria e Marche

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.42 kg


Il libro La quiete sul lago ripercorre brevemente la storia del femminismo, il cammino verso l'emancipazione, le battaglie per la
conquista dei diritti, il ruolo della maternità, le professioni femminili, la battaglia per la cittadinanza e il diritto al voto, il ruolo delle donne
nelle guerre mondiali e durante il periodo fascista. Attraverso una breve evoluzione della società di Panicale tra Otto e Novecento, è stato evidenziato il ruolo della donna a partire dalla società contadina (il valore del tempo, della famiglia, la trasformazione avvenuta nella seconda guerra), sino ai giorni nostri (impegno nelle istituzioni e nell'associazionismo). Dall'analisi antropologica La donna contadina a Panicale: il lavoro e la famiglia a cura di Maura Lepri, emergono le tecniche utilizzate nei tipici lavori femminili (l'organizzazione della casa, l'alimentazione, il bucato, la filatura della lana, la preparazione del pane). Apre i Racconti e le immagini di donne a Panicale nel Novecento Anita Belleschi (in copertina) promotrice della scuola di ricamo a mano sutulle (Art Panicalensis), che contribuì allo sviluppo sociale ed economico di molte donne (scheda curata da Luigina Miccio). Seguono altre storie di donne, nate e vissute a Panicale all'inizio del Novecento ad oggi. La narrazione - sviluppata attraverso il raccontare sé stesse - evidenzia non solo gli aspetti legati agli affetti personali, ma al modo di vita che ciascuna ha fatto; particolare attenzione è stata data ai racconti che riportano la memoria alle esperienze durante il periodo del fascismo, della guerra, della resistenza. Né scaturisce una immagine di donne che hanno sempre lavorato duramente, si sono ingegnate, inventate arti, dato il proprio contributo per mantenere viva l'attività culturale - basti pensare al recupero del teatro di Panicale, all'impegno nell'associazionismo (Comitato di Gemellaggio, Compagnia del Sole, Accademia Masoliniana). Un impegno costante, accanto agli uomini di Panicale, per contribuire a porre le basi per far ritornare a splendere uno dei borghi più belli "sopra" il Lago Trasimeno.

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