Un nemico del popolo. Dalla commedia di Henrik Ibsen
Roma, 2022; br., pp. 120, cm 14x20,5.
ISBN: 88-98884-46-X
- EAN13: 9788898884469
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
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Il testo è una delle opere teatrali più attuali del drammaturgo, poeta e regista norvegese Henrik Johan Ibsen, vissuto nell'Ottocento. La sua ricerca è quella di individuare esattamente il punto in cui il sistema normativo, acclamato e supportato da chi lo approva, imprigiona però la libera manifestazione degli individui che finiscono per subirlo o per dover ingaggiare con esso una lotta impari per forza di cose. Nel testo appare già da subito l'attenzione al connubio ambiente-status sociale, dove per ambiente s'intende la casa, il paese, gli oggetti, le abitudini che circondano l'individuo. Ben evidenziata nella resa prosastica della Franzoni, l'attenzione di Ibsen agli oggetti simbolo di una ascesa sociale e al sentimento di chi vive l'ambientazione così come appare subito fondamentale il senso e il significato dei rapporti interpersonali del tessuto borghese di fine ottocento. Cosa che non è certo mutata ai giorni nostri, verrebbe subito da rilevare! Se è d'uso operare "riduzioni teatrali" di romanzi e racconti, nessuno aveva mai pensato di trasformare in romanzi in testi scritti per rappresentare commedie. Maria Cristina Franzoni si lancia in questa avventura, proponendo questo testo (noto ma non notissimo, e incredibilmente "passato di moda") del grande Henrik Ibsen, dal quale fra l'altro è stato tratto negli anni '70 un film indimenticabile con Steve Mc Queen. È la storia di un "linciaggio" per lesi interessi economici di un medico che sostiene la necessità di sistemare un complesso termale in cui le persone si ammalano, a causa dell'inquinamento delle acque. Ibsen, nei dialoghi, tratteggia da par suo il medico idealista, i maggiorenti, i proprietari, i giornalisti, gli opportunisti di ogni tipo... ma soprattutto sbeffeggia la superstizione democratica che rimette - apparentemente - ogni decisione alla cosiddetta "volontà popolare"... che allora come oggi è facilissima da manipolare, per chi ha gli strumenti adatti.