Il professionismo colto nel dopoguerra
A cura di A. Sartori e Suriano S.
Traduzione di Hurley M.
Testo Italiano e Inglese.
Milano, 2015; br., pp. 80, ill. b/n e col., cm 15x18.
(Itinerari di Architettura Milanese. 1).
collana: Itinerari di Architettura Milanese
ISBN: 88-98274-10-6
- EAN13: 9788898274109
Soggetto: Saggi (Arte o Architettura),Storia dell'architettura,Urbanistica e Viabilità
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Luoghi: Lombardia,Milano
Testo in:
Peso: 0.38 kg
Gli anni del dopoguerra sono stati cruciali per la costruzione della città di Milano: una generazione di professionisti, erede del rinnovamento architettonico operato dal Movimento Moderno e al tempo stesso incline ad una certa libertà espressiva, ricostruiva la città bombardata dando vita alle sue visioni urbane, terreni fertili per scambi interdisciplinari e sperimentazioni. L'aspetto culturale era alla base della formazione di questi architetti, in bilico tra interessi per le nuove concezioni strutturali e le suggestioni provenienti dall'ambiente artistico internazionale. Nomi illustri e figure rimaste - talvolta inspiegabilmente - più in ombra furono protagonisti di articoli apparsi sulle più insigni riviste italiane ed internazionali, nonché di importanti pubblicazioni. Quasi tutti raggruppati attorno all'associazione MSA, frequentando la Triennale, le medesime gallerie d'arte e riunendosi negli stessi studi di architettura, personaggi già affermati come Albini, i BBPR, Gardella, Figini e Pollini intrecciavano i propri progetti con Asnago e Vender, i Latis, Gho', i GPA Monti, Malchiodi, Mangiarotti e Morassutti, ridisegnando il futuro di Milano.