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Primo Levi e Anna Frank. Tra testimonianza e letteratura

Edizioni Carocci

Roma, 2018; br., pp. 161.
(Lingue e Letterature Carocci).

collana: Lingue e Letterature Carocci

ISBN: 88-430-9277-4 - EAN13: 9788843092772

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.77 kg


Il libro affianca Primo Levi e Anna Frank, sostando sui punti critici delle rispettive testimonianze e confrontando la vita postuma dei due autori. A collegare per la prima volta le due figure e a illuminarle a vicenda è il "peccato" della finzione. Per Levi - il testimone per eccellenza della Shoah - la scrittura di finzione era una forma di escapismo indispensabile ma interdetta, che dovette contrabbandare sotto pseudonimo e poi legittimare presentandola come un'obliqua testimonianza. Nel caso di Anna Frank, il peccato della finzione coincide invece con la progressiva destoricizzazione a cui l'opera è stata sottoposta: un processo che ha origine nell'editing approntato da Anna stessa e poi da suo padre, e che culmina negli adattamenti teatrali e cinematografici del diario, che secondo alcuni interpreti minaccerebbero di annacquarne il contenuto testimoniale. Primo Levi e Anna Frank appartengono a due diverse sfere culturali e il discorso critico li ha finora tenuti distinti nell'analisi. Eppure Levi stesso non smise di confrontarsi con la scrittura e con l'immagine della ragazza. Nel volto di Anna Frank riconobbe il peso e il pericolo di essere una personificazione della Shoah - un rischio che sentiva incombere anche su di sé.

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