Volando sul mondo. Opicino de Canistris (1296-1352)
Archinto
Milano, 2016; br., pp. 115, ill., cm 20x20.
(Le Mongolfiere).
collana: Le Mongolfiere
ISBN: 88-7768-702-9
- EAN13: 9788877687029
Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico,1000-1400 (XII-XIV) Medioevo
Testo in:
Peso: 0.7 kg
Opicino de Canistris: artista, cartografo e anche un po' teologo e filosofo. Per alcuni, semplicemente uno schizofrenico ossessivo. Di sé diceva: "Sono uno scoiattolo curioso". Certamente Opicino, vissuto nel Trecento, è una figura straordinaria di scrittore e disegnatore autodidatta. La sua fama è conservata in due Codici vaticani: 87 fogli cartacei e 27 grandi pergamene ricoperte da un fitto intreccio di disegni, mappe geografiche antropomorfe, simboli, figure geometriche, immagini di mostri e di belve, giochi di parole, brani autobiografici, racconti. Dopo una vita vagabonda, Opicino approda alla corte pontifìcia di Avignone e all'ombra del suo modesto incarico di copista vive nelle sue pergamene un'altra esistenza. In quelle carte ogni cosa si trasfigura: l'Europa è una donna dagli occhi sottili, la Spagna è il suo volto, il golfo di Biscaglia un mostro che spalanca le fauci, le fasi lunari un affascinante gioco visivo. Anche il corpo di Opicino diventa una mappa che orienta e spiega la mappa del mondo. La sua autobiografia è una sorta di elegante calligramma, composto in forma di canestro a ricordare, con un facile gioco etimologico, il suo nome di famiglia. Mariateresa Fumagalli Beonio Brocchieri e Roberto Limonta ci accompagnano nel mondo di Opicino, dove grandi eventi e fatti personali vengono riscritti dalla forza simbolica del suo pensiero visivo. Oltre a due saggi degli autori, alla biografia e alla descrizione del contesto storico e culturale, "Volando sul mondo" contiene la traduzione dell'autobiografìa di Opicino e la ricostruzione completa di un disegno tratto dal Codice Vaticano Latino 6435. Sarà così possibile ammirare le immagini del chierico pavese entrando nell'immaginario di un uomo geniale e inquieto vissuto al tempo del "Nome della rosa".