Città nascenti. I borghi del Fucino. Archivio Marcello Vittorini
Gangemi Editore
A cura di A. Marino e Tamburini G.
Roma, 2010; br., pp. 112, ill., cm 17x24.
(Arti Visive, Architettura e Urbanistica).
collana: Arti Visive, Architettura e Urbanistica
ISBN: 88-492-2011-1
- EAN13: 9788849220117
Soggetto: Archivistica, Bibliografia, Editoria,Storia dell'architettura,Urbanistica e Viabilità
Testo in:
Peso: 0.326 kg
La donazione all'Università dell'Aquila del mio archivio, che testimonia sessant'anni di attività professionale, didattica e di ricerca, è per me particolarmente significativa perché intendo con ciò ribadire e rafforzare i legami particolarmente vivi che ho sempre mantenuto con la mia città, il suo territorio, la sua Università. Legami che sento ancora più presenti e profondi oggi che L'Aquila è così duramente e inesorabilmente segnata dal tragico sisma che poco più di un anno fa ne ha devastato il prezioso centro storico e il delicato e unico sistema dei centri minori, del suo territorio, delle sue montagne. Da questi luoghi è partito - e a questi stessi luoghi è spesso tornato - il mio percorso personale e professionale, che si è confrontato con esperienze diverse, ha traversato epoche di grandi cambiamenti e di appassionanti dibattiti, ha toccato città e paesi diversi che in sessant'anni ho studiato, indagato, osservato. Per la progettazione e la pianificazione, per l'elaborazione di studi e ricerche, ma anche per la didattica universitaria, che ha sempre costituito un aspetto irrinunciabile e prezioso della mia professione. Spero che lo studio e la rilettura dei materiali, dei progetti, dei piani e dei documenti raccolti e prodotti in questo lungo percorso possano dare un utile contributo alla diffusione, all'approfondimento e a una rilettura della cultura urbanistica e architettonica dal dopoguerra ad oggi, che deve ancora essere adeguatamente indagata, ricostruita e assimilata. In particolare dalle giovani generazioni e in special modo nel nostro territorio aquilano, che ha oggi più che mai un grande bisogno di "ricostruire" la memoria, i significati e l'identità dei suoi luoghi e dei suoi abitanti. [Marcello Vittorini, lettera del 16 giugno 2010]