Le competenze manageriali nei sistemi complessi. Verso un apprendimento sostenibile
Franco Angeli
Milano, 2024; br., pp. 200, cm 15,5x23.
(Economia - Ricerche).
collana: Economia - Ricerche
ISBN: 88-351-4849-9
- EAN13: 9788835148494
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Peso: 0.3 kg
L'apprendimento organizzativo e lo sviluppo di competenze manageriali sono fattori di successo imprescindibili nell'attuale realtà competitiva, caratterizzata da crescenti accelerazioni e profonda incertezza delle dinamiche economiche, sociali e tecnologiche. Da un lato, è necessario munirsi di strumenti in grado di arginare i rischi derivanti dall'impatto dirompente della tecnologia, dall'altro, i manager hanno di fronte un orizzonte sconfinato di opportunità, rese realizzabili dalle peculiarità di una società postindustriale in continua evoluzione. Eppure l'approccio olistico, necessario a decodificare la realtà complessa, è stato per lungo tempo trascurato e oggi, a differenza del passato, esiste un novero vastissimo di competenze verticali e micro-conoscenze altamente specialistiche. Siamo ormai consapevoli che l'ibridazione dei codici produce nuove conoscenze, mentre approcci epistemologici fortemente riduzionisti funzionano prevalentemente in condizioni di "bassa complessità"; nella maggior parte dei casi, infatti, l'intelligenza tecnica - per funzionare efficacemente - ha bisogno di coniugarsi con l'"intelligenza fluida", in grado di rispondere a situazioni complesse, in cui gli eventi sono unici e non prevedibili. Tutto ciò richiede un ripensamento radicale del processo di trasferimento di conoscenze e abilità, garantendo il passaggio dal principio democratico di una formazione per tutti (ma per tutti uguale), a quello ancor più democratico per il quale ognuno apprende secondo i propri schemi, tempi, interessi e strumenti. La maggiore consapevolezza di ognuno circa gli specifici bisogni formativi da colmare permette la coprogettazione di percorsi sostenibili di apprendimento, i cui principi cardine si relazionano al concetto di ecosistema della formazione: people, power, place. Ciò in quanto non si può prescindere dall'idea di un modello pluralistico focalizzato su diversi attori (people), in grado di innescare energia e processi generativi mediante logiche collaborative e connettive (power), realizzate in "spazi aumentati", rappresentati sia da luoghi fisici che virtuali (place).