Giovanni Comisso e Marcel Proust. Alla ricerca delle affinità elettive
La nave di Teseo
Milano, 2023; br., pp. 224.
(I Delfini).
collana: I Delfini
ISBN: 88-346-1467-4
- EAN13: 9788834614679
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
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Dopo il black-out della Grande Guerra, il nome di Marcel Proust cominciò a circolare in Italia grazie all'assegnazione del premio Goncourt per il secondo volume della sua Recherche, ma bisognò attendere la morte dell'autore per leggere sulla carta stampata le prime prove di traduzione: precisamente tre fra il 1923 e il 1924, a nome nell'ordine di Corrado Alvaro, Renato Mucci e Giuseppe Sprovieri. L'anno dopo fu la volta di Giovanni Comisso, che il 9 settembre su "L'Eco del Piave" tradusse un brano dal quarto volume, non prima di aver avvertito il lettore, sulla terza pagina de "L'Idea nazionale", circa Il modo di leggere Proust. A differenza degli altri tre traduttori, Comisso rimase legatissimo alla Recherche, da cui tradusse all'inizio del 1927 per "La fiera letteraria" Il periodo più lungo di Proust, traendovi linfa e metodo per la sua prosa, che andava orientandosi verso il romanzo dopo l'exploit lirico de Il porto dell'amore, l'opera prima stampata in proprio nel 1924 e scoperta nel 1926 da Montale, il quale ne consigliò la traduzione al proustiano di ferro Benjamin Crémieux. Con passione, entusiasmo e dedizione, tre tra i più importanti e attivi studiosi della produzione dei due maestri letterari ci portano in un viaggio suggestivo e affascinante per approfondire le modalità di ricezione in Italia dell'opera di Proust, accompagnandoci a comprendere il ruolo di Comisso nella diffusione dell'opera del maestro francese, nonché il valore dei suoi scritti nella formazione dell'autore trevigiano, in una panoramica completa e approfondita grazie anche ai brillanti testi d'autore a corredo del saggio.