La società economica di Terra di Lavoro. Le condizioni economiche e sociali nell'Ottocento borbonico. La conversione unitaria
Franco Angeli
Milano, 2006; br., pp. 240.
(La SociEtà moderna e contemp. Anal. contr. 96).
collana: La SociEtà moderna e contemp. Anal. contr
ISBN: 88-464-7873-8
- EAN13: 9788846478733
Soggetto: Regioni e Stati,Saggi Storici
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento,1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Luoghi: Campania,Europa,Italia,Napoli
Testo in:
Peso: 0.408 kg
Ricostruite le condizioni di vita e lo stato economico della provincia di Terra di Lavoro, la più sviluppata e vivace del regno borbonico, il volume ripercorre l'intero percorso della Società economica, soffermandosi sulla sua azione riformista e modernizzatrice. L'istituzione economica incoraggiava la meccanizzazione dei processi produttivi, sosteneva la fondazione di una moderna cassa di risparmio e, fin dal 1852, raccomandava l'introduzione di un corso d'istruzione primaria, prevedendo l'obbligo scolastico ben prima della legge Coppino. Essa non mancava di denunciare la diffusa miseria, e ancora nel 1859 paragonava la condizione contadina a quella degli "schiavi della gleba". Affiora una fitta rete di contatti tra i borghesi liberali dell'istituzione economica borbonica, di cui si è ricostruito l'inedito percorso biografico, ed esponenti dell'area unitaria meridionale, come Settembrini, Mancini, Scialoja. Rimasta inascoltata la domanda di riforme, maturava il definitivo distacco dalla monarchia napoletana e la successiva conversione unitaria, che portava molti componenti dell'istituzione a esporsi al fianco dei garibaldini e il vicepresidente Teti a ospitare lo stesso Garibaldi durante l'incerta battaglia del Volturno. Costituito un "partito" dei liberali unitari della Società economica, nel 1860-1861 esso diveniva una forza di primo piano nelle nuove istituzioni rappresentative.