Terribile splendore. La più bella partita di tennis di tutti i tempi
66th and 2nd
Traduzione di Bonfanti F. e Cognetti P.
Roma, 2024; br., pp. 384, cm 15,5x23.
(Vite inattese. Icons).
collana: Vite inattese. Icons
ISBN: 88-3297-334-0
- EAN13: 9788832973341
Soggetto: Fotografia
Testo in:
Peso: 0.58 kg
20 luglio 1937, centrale di Wimbledon, finale interzone di Coppa Davis. Davanti a quattordicimila spettatori, il barone von Cramm affronta Donald Budge in una partita che segnerà la storia di questo sport. La Seconda guerra mondiale è ormai alle porte, l'arroganza nazista miete le prime vittime e molti percepiscono che quello che sta per giocarsi non è solo un incontro di tennis: è Stati Uniti contro Germania, libertà contro regime, il bene contro il male. Budge, giovane e arrembante, «guance rosa confetto», gioca per il suo paese e per la gloria sportiva, von Cramm - il «sofisticato aristocratico», l'elegantissimo atleta-eroe, il modello per la gioventù tedesca - intimidito dalla Gestapo e da una telefonata di Hitler pochi minuti prima dell'inizio del match gioca per sé stesso, per la sua vita. «Era Hitler, voleva augurarmi buona fortuna» dirà a Budge e al cerimoniere. A guardarli c'è Bill Tilden, il più famoso e chiacchierato tennista del tempo, l'americano amico dei divi, l'«intellettuale» che più o meno segretamente allena la squadra tedesca. Von Cramm appare teso, il volto è meno luminoso del solito. Eppure il suo inizio è fulminante. Dopo poco più di un'ora conduce per due set a zero. La rimonta di Budge però non si fa attendere, fino all'estenuante quinto set. Raccontare lo sport è raccontare gli uomini, ed eventi come questa partita perdurano, dando l'impressione che la storia è sempre lì in attesa di manifestarsi in tutto il suo terribile splendore.