A pugni col vento
Italic
Ancona, 2021; br., pp. 126, cm 13x20.
ISBN: 88-6974-340-3
- EAN13: 9788869743405
Testo in:
Peso: 0.18 kg
«"Il dolore è stato il mio Dio" Arthur Rimbaud Rinunciando a un registro poetico e lessicale tipicamente "solare", riconducibile alle prime esperienze di autori esordienti incerti nell'approcciare uno sfacciato sperimentalismo, Martina Belelli torna sul palcoscenico editoriale con una nuova raccolta intitolata A pugni col vento, implementando nel libro un maledettismo classico e moderno. L'opera che vi apprestate a leggere raccoglie i lavori più maturi dell'autrice; ciò si evince da parametri formali e dallo studio dei temi presentati nella raccolta a quali vengono miscelati con originalità echi e rimandi a grandissimi protagonisti della poesia otto/novecentesca. Tanto vale soffermarsi sui meccanismi combinatori adibiti a costruire il tessuto poetico di Belelli; l'autrice adopera una molecolarizzazione dei testi di classici come Artaud, Rimbaud, Baudelaire ed Eliot, implementando questi corpuscoli poetici all'interno delle poesie e dando vita così a lavori originali e postmoderni ma legati alla follia francese del maledettismo e del decandentismo. Parallelamente a questo processo di destrutturazione e assemblaggio di materiale classico sussiste, in chiave quasi ossimorica, una collassologia del testo a livello tipografico, linguistico e contenutistico. L'auto-cannibilizzazione di Belelli verso il proprio ego poetante è palese da una nuova gabbia testuale, dagli a capo ossessivi e spesso concatenati come un singhiozzo, una crisi d'asma o un attacco di panico...» (Dalla Prefazione di Cristiano Saccoccia)