Storia della fusion. Dai Weather Report agli Snarky Puppy: guida ragionata a una musica «inqualificabile»
Arcana Edizioni
Roma, 2015; br., pp. 281, cm 15x22.
(Arcana Jazz).
collana: Arcana Jazz
ISBN: 88-6231-404-3
- EAN13: 9788862314046
Soggetto: Musica
Testo in:
Peso: 0.24 kg
Piccolo classico di una nuova musicologia applicata, "Storia della fusion" ha, per primo nel mondo, inaugurato il versante di indagine su una musica all'epoca ritenuta degenerata rispetto ai sacri canoni del jazz. La fusion, infatti, fin dal suo apparire si è posta come musica inqualificabile: difficile definirla, ancor più complesso sistemarla in un quadro organico capace di tracciarne le coordinate stilistiche, i multipli incroci, le derive estetiche. Sfuggente eppure apparentemente così chiara, la fusion ha subito un processo evolutivo innegabile, ritagliandosi uno spazio autonomo i cui confini affacciano da una parte sul puro intrattenimento, dall'altra su un'idea di contaminazione affatto originale. Disprezzata dai jazzofili più rigorosi, sottovalutata dal pubblico del rock, ha in realtà costituito un momento importante nell'esperienza centennale del jazz nel tentativo, a volte meravigliosamente riuscito, di attivare differenti orizzonti espressivi. Nella prima edizione si tentava una ricognizione rigorosa e puntuale del fenomeno, partendo dalle origini, esaminando la produzione degli artisti più significativi, di quelli meno noti, allargando l'indagine ai linguaggi, e ai dialetti, della musica del villaggio globale. A diciassette anni di distanza, l'autore riconsidera le premesse e le conclusioni, correggendo alcune prospettive distorte dalla troppa vicinanza storica all'oggetto di analisi, modificando alcune conclusioni e dando una nuova lettura del fenomeno.