Critica al programma di Gotha. Marx contro il marxismo
Biblioteca di Via Senato
A cura di F. Russo e Plebe A.
Milano, 2006; ril., pp. 103, cm 14,5x22.
(Biblioteca dell'Anima. 10).
collana: Biblioteca dell'Anima
ISBN: 88-87945-74-8
- EAN13: 9788887945744
Testo in:
Peso: 0.299 kg
Gli studiosi di Marx hanno spesso citato la frase ch'egli pronunciò dopo la stesura del Capitale: "Quanto a me, io non sono marxista". E si sono avventurati nelle più varie interpretazioni per dimostrare che si trattava di una semplice battuta di spirito che non metteva in pericolo la coerenza del pensatore. È strano però che essi non abbiano impiegato altrettanto zelo per difenderla da un pericolo ben maggiore, cioè dall'ultima opera di Marx, che ne costituisce il testamento spirituale, la "Critica al programma di Gotha", la quale è ben più esiziale di un semplice motto di spirito, in quanto ribalta chiaramente e recisamente tutta la sua dottrina economica. "A ciascuno in base alle sue capacità, a ciascuno secondo il suo bisogno". Se mai c'è stata una fondazione rigorosa della meritocrazia, è proprio questa. E la meritocrazia è la confutazione più radicale dell'egualitarismo che sta alla base della propaganda fondamentale del marxismo. Scritta nel 1875, alla vigilia del congresso di unificazione della socialdemocrazia tedesca, questa "Critica al programma di Gotha" è rimasta un'opera poco frequentata tra le molte del pensatore di Treviri, anche per la sua difficoltà e scomodità teorica. Oltre al breve testo marxiano vengono qui proposte in appendice la Prefazione di Friedrich Engels all'edizione del 1891 e una sua lettera all'amico August Bebel, di poco precedente alla stesura della Critica, che spiega in maniera efficace il pensiero marxiano sugli argomenti trattati.